Quando è necessario cambiare la comunicazione digitale?

Nel corso della vita di un brand ci sono diversi motivi che possono rendere necessario cambiare la comunicazione digitale. In questo articolo condivido le mie riflessioni su alcuni di questi motivi, su tre chiari segnali che ci dicono che è l’ora di fare un Digital Rebranding.

Buona lettura!

I cambiamenti sono naturali, fanno parte della vita di tutti. Questo vale anche quando parliamo di brand: ad un certo punto, appare chiaro che è necessario cambiare la comunicazione digitale. Il discorso vale sia quando parliamo di professionisti, quindi di personal branding, che quando parliamo di aziende, quindi di strategie di rebranding aziendale – la logica è la stessa.

3 segnali che ci dicono di fare un Digital Rebranding

Ok, ma quando è veramente necessario cambiare la comunicazione digitale? Di seguito esploro tre motivi chiave, tre ragioni per cui un professionista o un’azienda dovrebbe cambiare la propria comunicazione digitale, intraprendere un percorso di Digital Rebranding.

1. Il pubblico cambia (e le sue esigenze anche)

Le abitudini degli utenti online sono in costante evoluzione. Nuovi social emergono, i formati di contenuto preferiti cambiano, i linguaggi si adattano ai trend del momento. Se la comunicazione digitale rimane statica, immobile, rischia di perdere rilevanza e appeal. Quando si evidenzia un cambiamento importante nel comportamento del proprio target, bisogna aggiornare strategie e contenuti per rimanere competitivi; può essere il momento di fare un Digital Rebranding, senza girarci troppo intorno.

2. Gli algoritmi cambiano (e non perdonano!) H3

Piattaforme come Google, Facebook e Instagram aggiornano i loro algoritmi continuamente (e tutti i social in generale) – e sono questi che decidono la visibilità dei contenuti. Ciò che funzionava ieri potrebbe non funzionare oggi. Se il traffico e le interazioni calano, potrebbe essere il momento di rivedere una strategia di comunicazione digitale, di adattarla ai nuovi criteri di ranking e sfruttare al meglio strumenti e canali disponibili (ricerca sul web, social, advertising…). L’ideale sarebbe però non aspettare troppo, agire concretamente appena si sa che un algoritmo sta cambiando.

3. Il brand evolve e deve comunicare il cambiamento

Questo terzo punto è importantissimo. Aziende e professionisti evolvono, crescono, si specializzano, ampliano i servizi offerti, si muovono su nuove nicchie, cambiano posizionamento… Se la comunicazione digitale non riflette questa evoluzione, si crea un gap tra identità reale e percezione esterna. Un aggiornamento della comunicazione (sito, social, grafiche, tone of voice, strategie e così via) permette di allineare il brand alla sua realtà attuale, rafforzando il legame con il proprio pubblico.

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