SEO vocale: cos’è e come farla in 5 punti

In questo articolo parlo dei cambiamenti che richiede la ricerca vocale, che prende sempre più piede, a chi si occupa di SEO. Sintetizzo in 5 punti le strategie da adottare per ottimizzare un sito web e la presenza online per la ricerca vocale.

Buona lettura!

La SEO vocale rappresenta una delle nuove frontiere del marketing digitale. Ciò è dovuto al fatto che le tecnologie che permettono agli utenti di fare ricerche sul web utilizzando comandi vocali sono sempre più evolute e utilizzate.

La ricerca sul web con Google Assistant, Siri e Alexa

In molti casi, utilizzare la voce per fare una ricerca sul web è molto più rapido e comodo, rispetto al digitare i termini della ricerca. L’uso della ricerca vocale è difatti in costante aumento, anche grazie alla diffusione di assistenti virtuali come Google Assistant, Siri e Alexa, che sono sempre più efficaci.

Sono strumenti che consentono di cercare informazioni o acquistare sul web con il semplice uso della voce. Questo cambiamento nel comportamento degli utenti impone una nuova strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca, la “SEO vocale”.

Come fare ottimizzazione per la SEO vocale in 5 punti

Per ottimizzare un sito web per la ricerca vocale, si devono utilizzare alcune specifiche tecniche e strategie, che qui sintetizzo nei seguenti punti:

1. Utilizzare long-tail keywords. Le keyword a coda lunga, vale a dire frasi più estese e specifiche, sono molto utili per la SEO vocale. Gli utenti, infatti, tendono a formulare le loro richieste in modo conversazionale, spesso sotto forma di domande. Ad esempio, invece di cercare “gelateria Bologna”, potrebbero chiedere “Qual è la migliore gelateria a Bologna?”. Di conseguenza, è molto utile includere nei testi del proprio sito web o del blog frasi che riflettano questo modo di porre domande.

2. Rispondere alle domande degli utenti. I contenuti del sito devono rispondere a domande specifiche. Gli utenti della ricerca vocale, infatti, spesso cercano risposte immediate e concise. Per fare un esempio, le sezioni FAQ dei siti web riescono molto bene a intercettare queste query, queste domande degli utenti. Ogni domanda dovrebbe essere formulata in modo naturale e le risposte dovrebbero essere precise e informative.

3. Ottimizzazione per mobile. La maggior parte delle ricerche vocali viene fatta tramite smartphone. Di conseguenza, bisogna assicurarsi che il proprio sito web sia completamente ottimizzato per il mobile. Deve avere un design responsive, con contenuti perfettamente fruibili dai dispositivi mobili, deve avere tempi di caricamento rapidi e un’interfaccia utente intuitiva.

4. Utilizzare i dati strutturati. I dati strutturati aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio i contenuti del sito e a presentarli in modo più efficace nei risultati di ricerca. Dal punto di vista della SEO vocale, è molto importante implementare il markup schema: può migliorare la visibilità del sito nelle risposte fornite dagli assistenti vocali.

5. Focalizzarsi sulla local SEO. Molte ricerche vocali hanno un intento locale, come ad esempio queste: “ristoranti vicino a me” o “negozi aperti ora in centro a Bologna”. Ottimizzare il sito per la SEO locale, con informazioni precise e aggiornate su indirizzo e orari di apertura, può aumentare le possibilità di essere trovati tramite la ricerca vocale.

La SEO cambia, ma resta indispensabile per farsi trovare

La ricerca vocale ha rivoluzionato il modo in cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca, ha imposto un nuovo approccio all’ottimizzazione. Adottare strategie mirate per la SEO vocale, come quelle viste in questo articolo, è la base per mantenere e migliorare la visibilità online, quindi per farsi raggiungere da nuovi clienti.

Se vuoi farti trovare sul web anche con Google Assistant, Siri e Alexa, contattami per parlarne con me, posso aiutarti.

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